camminareinnatura

giovedì 12 marzo 2020

Orientarsi in natura.




   Molte persone sono alla ricerca di nuove esperienze in natura, cercando l'avventura e emozioni intense.

  

  Ma a volte può capitare a chiunque di essere presi alla sprovvista da imprevisti che trasformano una bella esperienza in momenti da incubo. 
Come ho scritto nell'articolo precedente, che vi consiglio di leggere https://www.camminareinnatura.com/2020/01/i-pericoli-della-natura.htmli cambiamenti meteorologici improvvisi come spesso avvengono in montagna o la perdita dell'orientamento sono problematiche da tenere sempre a mente.





   





Nelle zone boschive.



   Il fascino magico dei boschi rende speciale anche una semplice passeggiata. Quando siamo in zone a noi sconosciute tra la vegetazione è facile perdere l'orientamento. Per questo, come in ogni altro luogo, è sempre importante tenere a mente dei punti di riferimento. I ruscelli, i tipi di alberi e le loro forme, lascia le tracce sul tuo cammino e in genere gli alberi hanno sul loro tronco, più muschio verso il lato del nord.





Come costruire una bussola in casi estremi.


   Questo è un'esperimento molto diffuso, anche solo per capire come funziona il magnetismo. Tutto ciò che serve è un ago di metallo, può funzionare anche con una graffetta, uno spillo o un filo di metallo. Cercate una pozza d'acqua ferma, prendete una foglia o un pezzo di corteccia sottile e adagiatela sull'acqua. Prendete l'ago e strofinatelo sulla manica della vostra maglia. Appoggiate delicatamente l'ago sulla foglia che inizierà a ruotare lentamente indicandoci il nord con la punta dell'ago.














Orientarsi in zone montuose.



   La montagna ha sempre ispirato all'avventura, i pensieri di molte persone. 
Una delle regole fondamentali, come in ogni luogo selvaggio, è non andare mai a fare escursioni da soli, anche qui i punti di riferimento giocano un ruolo importante e per memorizzarli meglio è utile guardarsi spesso alle spalle per comprendere la prospettiva del viaggio di ritorno e memorizzare meglio i particolari. 
Alcune persone si lasciano dei segni disponendo alcune pietre una sopra l'altra, mettendo una pietra appuntita con la punta rivolta verso la direzione interessata.





Orientarsi con il sole e le stelle.



  Grazie al sole è discretamente facile orientarsi anche nelle giornate mediamente nuvolose.
Mentre di notte, quando la luna non è visibile, avendo una minima conoscenza di costellazioni si possono intuire i punti cardinali. Non sempre la stella polare è visibile, soprattutto quando il nord si trova dietro una montagna, torna quindi utile avere una minima conoscenza riguardante le orbite dei pianeti. Non serve essere astronomi per orientarsi un minimo anche così.




Orientarsi sottoterra.



   Le grotte, infine, sono il luogo più disorientante, più confuso e più sregolare che io abbia mai visto. Quando arrivate ad un bivio, se non avete un filo guida, lasciatevi un segno a terra disponendo le pietre più piccole in maniera riconoscibile. Lasciatevi voi i punti di riferimento con il massimo rispetto per l'ambiente. 
Oltre a non andare mai in una grotta o in una miniera da soli, è sempre più sicuro andarci con un esperto. 
Le rocce e le ombre si mescolano ai nostri occhi rendendo tutto più confuso. A volte sembrano esserci pareti lungo il percorso, altre volte il percorso sembra proseguire in un altra direzione rivelando poi un vicolo cieco. 
I punti di riferimento sono difficilmente distinguibili e nel buoi più oscuro la luce del sole e delle stelle non ci può aiutare.




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  Spero che questa piccola lettura ti abbia fatto piacere, buon proseguimento. 



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