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giovedì 21 novembre 2019

Il gambero da fiume | Abbandono della montagna e dei boschi, crescita della biodiversità



    Il gambero da fiume italiano (nome scientifico Austropotamobius pallipes italicus) è un piccolo crostaceo che può arrivare a una lungezza di 12 cm.
    

 In molte zone d'Italia non si registrano più esemplari di questa specie, essendo un'essere molto sensibile all'inquinamento.
In passato nel territorio coriese veniva cacciato dall'uomo per la loro carne e anche per questo motivo, per parecchi anni, venne ritenuto estinto.


Al giorno d'oggi gli esemplari che abitano il fiume Malone e Fandaglia, sono numerosi. Questo è un'segno che questi luoghi sono da difendere e da preservare a tutti i costi.




Abbandono della montagna, crescita della biodiversità.


 Dal medioevo fino agli anni ottanta, sono stati i periodi con maggiore deforestazione in tutta europa.
Ma grazie al benessere odierno possiamo preservare e difendere la natura che ci circonda.

  La percentuale di persone che vivono grazie ai pascoli e al disboscamento è diminuita drasticamente. Si sente spesso parlare dell'abbandono della montagna e per quanto riguarda i numerosi problemi riguardanti questi settori io non intendo imporre ciò che è giusto o sbagliato. Ma intendo sottolineare l'altra faccia della medaglia, i nostri nonni nei periodi di guerra erano costretti a cacciare anche animali quasi estinti, a procurarsi legname ad ogni costo. 

Ma, inquinamento a parte, è grazie nostro tenore di vita che i nostri figli avranno l'opportunità di ammirare specie di animali e piante che hanno rischiato l'estinzione.







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