Negli articoli precedenti abbiamo parlato dei funghi e dell'arrivo dell'autunno.
Durante questo periodo dell'anno la gente di una volta si preparava per affrontare l'inverno, cercando di conservare i frutti che la terra gli donava durante le altre stagioni più calde.
Le castagne assumevano un ruolo fondamentale nell'alimentazione di quei tempi. Fin da allora vengono consumate in vari modi: bollite, arrostite, viene fatta la crema, vengono essiccate per creare la farina e la minestra di castagne.

La minestra di castagne e latte era il piatto più consumato in passato, per via della sua semplicità e per il suo valore nutrizionale, una pietanza ricca di carboidrati, zuccheri, proteine e calcio. Due semplici ingredienti, facilmente reperibili anche in passato dalle famiglie più povere.
Il castagno è una pianta molto longeva, in Italia esistono esemplari millenari. Anche per questo motivo, e per la sua maestosità, molte storie e leggende sono costruite attorno ad esso.
Proprietà e impiego.
L'infuso e decotto per infiammazione ai bronchi. Gargarismi con l'infuso delle foglie per infiammazioni a gola e bocca.
L'acqua di cottura delle castagne viene usata per il risciacquo dopo lo shampoo ed esalta i riflessi dei capelli biondi. La polpa schiacciata dei frutti può essere impiegata come maschera schiarente.
Dato l'alto contenuto di tannino, non utilizzare recipienti in ferro per la cottura.
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