Nel mondo esistono luoghi in grado di affascinare i visitatori con strani aloni di mistero, legati a storie e leggende che si perdono in tempi remoti, uno di questi è la Tomba di Matolda.
Il luogo di cui voglio parlarvi in questo articolo si tratta di un colle che separa due vallate, raggiungibile da Condove passando dalla Val di Susa, o raggiungibile da Lemie passando dalle Valli di Lanzo. Un tragitto percorribile su stradine sterrate di montagna immerso tra prati fiori e pietraie, un luogo incontaminato immerso nella natura.
Raggiunta la cresta si arriva al Colle del Collombardo, dove si trova il Santuario della Madonna degli Angeli, costruita nel 1700 e ristrutturata più volte.
La stradina continua lungo la cresta affiancando la collina più alta che prende il nome di Tomba di Matolda a 2084 m.s.l.m.
Storie e leggende.
Nel 700 questo territorio faceva parte dell'impero dei Longobardi, per questo motivo il Colle del Collombardo viene anche chiamato Colle dei Longobardi. Durante l'invasione dell'esercito di Carlo Magno il popolo dei longobardi scappò sul colle portando con se tutti gli oggetti di valore, nascondendo tra le pietraie tutto l'oro che furono in grado di trasportare, da qui nasce il detto "c'è più oro tra il Collombardo e il Colombardino che tra Susa e Torino".
La storia di Matolda è meno chiara, si dice che fu una principessa dei Longobardi, altre storie parlano di lei come una semplice sposa in fuga durante un periodo di guerra, dispersa durante una tormenta, morì cercando di percorrere il valico e venne sepolta sulla collina più alta che prende il nome di "Tomba di Matolda". La leggenda racconta che lo spirito di Matolda si aggiri ancora oggi tra quelle montagne, e che accolga con lei chiunque rimanga disperso.
Un luogo magico ricco di storie e leggende, che affascina gli amanti della montagna. Ringrazio i miei amici per avermi consigliato questo posto, e ringrazio tutti voi per la lettura. Buon proseguimento.
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